Università degli Studi di Pavia

Dipartimento di Studi Umanistici

HomeDidatticaCorsi › Filosofia teoretica 2 (10 CFU)

Filosofia teoretica 2 (10 CFU)

Docenti:
Borutti Silvana
Anno accademico:
2004/2005
Decreto Ministeriale:
509/99
Descrizione:
Immagine e concetto in Kant e in Cassirer

Bibliografia

Prima parte Testi: I. Kant, Critica della ragion pura, Laterza, Roma-Bari 1965: Prefazione di Kant alla I edizione (pp. 5-13); Introduzione (pp. 39-61); Estetica trascendentale (pp. 65-93); Logica trascendentale: Introduzione, Analitica dei concetti (pp. 95-162), e Analitica dei principi: Introduzione, cap. I (pp. 163-181); Appendice: Deduzione dei concetti puri dell'intelletto (pp. 661-683). I. Kant, Critica della capacità di giudizio, Rizzoli, Milano 1995: Introduzione: §§ IV e VII (pp. 93-99 e 119-127); Sezione I, Libro I: §§ 18, 19, 20, 21, 22 (pp. 237-247); Sezione I, Libro II: §§ 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, Nota generale all'esposizione dei giudizi riflettenti estetici (pp. 257-325); § 40 (pp. 389-397); Sezione II: § 59 (pp. 541-551). Studi: L. Scaravelli, Scritti kantiani, La Nuova Italia, Firenze 1973: Lezioni sulla Critica della ragion pura, pp. 191-293; La struttura trascendentale del sublime, pp. 451-466 E. Cassirer, La critica della ragione, in Storia della filosofia moderna, vol. II, Einaudi, Torino 1953, pp. 704-824 (lettura facoltativa). Seconda parte Testi: E. Cassirer, Introduzione e posizione del problema, in Filosofia delle forme simboliche. I. Il linguaggio, La Nuova Italia, Firenze 1961, pp. 1-59. E. Cassirer, Il concetto di forma simbolica nella costruzione delle scienze dello spirito, in Mito e concetto, La Nuova Italia, Firenze 1992, pp. 95-135. E. Cassirer, Sostanza e funzione, La Nuova Italia, Firenze 1973: Presentazione di G. Preti, pp. V-XX; cap. I, pp. 9-39; cap. IV, pp. 155-252 (le pp. 253-311 sono facoltative); cap. VI, pp. 359-407. Questa traduzione di Sostanza e funzione è stata ripubblicata dalla Nuova Italia nel 1999 in una nuova edizione a cura di M. Ferrari. Dibattito di Davos tra E. Cassirer e M. Heidegger, in M. Heidegger, Kant e il problema della metafisica, Laterza, Roma-Bari 1981, Appendice II, pp. 219-236. E. Cassirer, Il linguaggio e la costruzione del mondo oggettuale, in Tre studi sulla "forma formans", a cura di G. Matteucci, Clueb. Bologna 2003, pp. 111-137 (lettura facoltativa). Studi: R. Lazzari, Introduzione a E. Cassirer, Mito e concetto, La Nuova Italia, Firenze 1992, pp. VI-XLI. M. Ferrari, E. Cassirer. Dalla scuola di Marburgo alla filosofia della cultura, Olschki, Firenze 1996, capp. VI e VII, pp. 171-213. M. Ferrari, Introduzione a E. Cassirer, Sostanza e funzione, La Nuova Italia, Firenze 1999, pp. VII-XXVI (lettura facoltativa). Seminario: Sull'immagine Il seminario, a cura di S. Borutti, F. Cassinari, L. Vanzago, prevede anche l'intervento di docenti esterni. Nell'ambito del seminario, che è obbligatorio sia per chi porta il programma da 10 crediti, sia un modulo da 5 crediti, dovrà essere svolta una relazione scritta sul testo: M. Heidegger, Kant e il problema della metafisica, Laterza, Roma-Bari 1981, Sezione terza, pp. 114-122 e 149-174. La relazione dovrà essere svolta secondo le norme indicate in calce. NOTA BENE Gli studenti non frequentanti porteranno all'esame il normale programma. In vista della stesura della relazione scritta, sono invitati a prendere contatto con il dott. Flavio Cassinari. OBIETTIVO DELLA TESINA E INDICAZIONI PER LA SUA REDAZIONE L'obbiettivo della tesina consiste nell'esercizio all'acquisizione delle capacità di - comprendere un testo filosofico - produrre un testo scritto, che ne costituisca la rielaborazione concettuale - utilizzare semplici criteri formali di uso comune per la redazione di testi scientifici. La tesina non deve essere - una rielaborazione di appunti delle lezioni - un riassunto di opere critiche o di manuali. L'elaborato, che consterà di 12000-20000 caratteri, spazi e note inclusi, consisterà, dunque, nel riassunto del testo (o dei testi) in oggetto, con la parafrasi e la citazione fra virgolette di alcuni dei suoi passi, scelti fra quelli più significativi, a parere dello studente, per illustrare le tesi che, riassumendo il testo, saranno state attribuite all'autore. Importante: fra parentesi o, preferibilmente, in nota, è necessaria l'indicazione delle pagine dell'opera dalle quali sono tratte le tesi attribuite all'autore e, a maggior ragione, le citazioni esemplificative. L'obbiettivo da perseguire è quello di fare in modo che ogni affermazione nella tesina sia comprovata da passi del testo che si sta analizzando. Si forniscono, qui di seguito, alcune norme redazionali, utili per la correttezza formale dell'elaborato. NORME REDAZIONALI I corsivi devono essere usati per termini stranieri (latino compreso) e per titoli di opere (articoli di rivista, saggi contenuti in opere collettive, volumi). Le citazioni vanno tra virgolette caporali (" "; con il computer, corrispondono, rispettivamente, ai comandi ALT 174 e ALT 175); le citazioni all'interno di citazioni vanno tra virgolette inglesi (" "). Sono considerate citazioni non soltanto le frasi - anche brevi - di senso compiuto, ma anche termini specifici del linguaggio di un determinato filosofo (per esempio, in Heidegger, la "sussistenza" o l'"essere nel mondo"). Dopo i segni di interpunzione (anche quando il punto è quello che abbrevia, come nelle note, il nome di battesimo dell'autore) deve essere utilizzato lo spazio; alla fine della nota deve essere utilizzato il punto; dopo la "p." di "pagina" (o "pp.", per più pagine), nelle note, deve essere utilizzato il punto (e lo spazio). Non deve essere utilizzato lo spazio: dopo il trattino "breve", cioè quello che unisce due termini (ci vuole, invece, dopo quello "lungo" che li separa, che è, per intendersi, quello che equivale a una parentesi) dopo le parentesi e dopo le virgolette aperte (va invece utilizzato lo spazio dopo parentesi e virgolette chiuse, tranne il caso in cui esse siano seguiti da un altro segno di punteggiatura). Le indicazioni bibliografiche che compaiono in nota seguono questo schema: - nella prima citazione, laddove si citi soltanto la paginazione dell'edizione italiana: M. Heidegger, Die Grundbegriffe der Metaphysik. Welt - Endlichkeit - Einsamkeit, in Gesamtausgabe, Bd. 29-30, hrsg. v. F.-W. von Herrmann, Klostermann, Frankfurt a. M. 1983; trad. it. di P. Coriando, a cura di C. Angelino, Concetti fondamentali della metafisica. Mondo - finitezza - solitudine, Il Melangolo, Genova 1992, p. ???. In seguito, si citerà così: M. Heidegger, Concetti fondamentali della metafisica, cit., p. ???. - nella prima citazione, laddove si citi la paginazione dell'edizione originale: M. Heidegger, Die Grundbegriffe der Metaphysik. Welt - Endlichkeit - Einsamkeit, in Gesamtausgabe, Bd. 29-30, hrsg. v. F.-W. von Herrmann, Klostermann, Frankfurt a. M. 1983, p. ???. [trad. it. di P. Coriando, a cura di C. Angelino, Concetti fondamentali della metafisica. Mondo - finitezza - solitudine, Il Melangolo, Genova 1992, p. ???]. In seguito, si citerà così: M. Heidegger, Die Grundbegriffe der Metaphysik, cit., p. ??? [???]. - I titoli delle riviste vanno in tondo, fra virgolette caporali, seguiti da annata (in numeri romani) e/o fascicolo (in numeri arabi, fra parentesi) anno di pubblicazione, paginazione. Es.: M. Dufrenne, Heidegger et Kant, "Revue de métaphisique et de morale", LIV, 1949, p. ???. In seguito, si citerà così: M. Dufrenne, Heidegger et Kant,, cit., p. ???. È preferibile evitare ibidem, op. cit., e così via. Nel caso si preveda una bibliografia, essa segue le medesime regole di una prima citazione in nota, con il solo accorgimento di anteporre il cognome dell'autore, seguito dal nome, separati dalla virgola, per potere disporre in ordine alfabetico i testi. - Nel caso vi fosse una bibliografia in chiusura dello scritto, esiste la possibilità di una citazione in nota semplificata così composta: Nome Cognome, Titolo originale, anno; tr. it. p. ???. (L'anno indicato è quello dell'edizione originale citata in bibliografia). N. B. La tesina deve essere consegnata personalmente al dott. Flavio Cassinari nei suoi orari di ricevimento, almeno 15 giorni prima dell'appello d'esame (per poter permettere allo studente eventuali modifiche): (in caso di impossibilità, contattare il dott. Cassinari, negli stessi orari, al numero 0382-986403).

Elenco appelli e prove

Nessuna prova presente

Dipartimento di Studi Umanistici

Università degli Studi di Pavia
Segreteria amministrativa: Piazza Botta, 6 - 27100 Pavia
Segreteria didattica: Corso Strada Nuova, 65 - 27100 Pavia
Sezioni del Dipartimento
Email: webmaster.lettere (at) unipv.it