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Filosofia del linguaggio

Corsi di laurea:
Filosofia, Filosofia
Docenti:
Piazza Tommaso
Anno accademico:
2014/2015
Codice corso:
503368
Crediti formativi:
6
Ambito:
M-FIL/05 FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI
Decreto Ministeriale:
270/04
Ore di lezione:
36
Periodo:
2º trimestre
Lingua di insegnamento:
Italiano

Obiettivi

Familiarizzare lo studente con le principali teorie filosofiche sulla natura della verità, della giustificazione epistemica e sulla conoscenza. Trasmettere la capacità di padroneggiare tali nozioni

Metodi didattici

Lezioni frontali

Modalità

Esame orale

Prerequisiti

Non si applicano prerequisiti alla frequentazione del corso

Programma

Giustificazione, verità e conoscenza

Secondo un’influente concezione filosofica, profondamente radicata nel senso comune, un’affermazione o una credenza sono vere nella misura in cui esse corrispondono alla realtà. In questo corso, oltre a presentare le più influenti varietà del corrispondentismo, ci occuperemo di alcune importanti implicazioni filosofiche di tale teoria della verità per quanto riguarda il modo in cui dovremmo concepire noi stessi in quanto agenti epistemici, in quanto cioè soggetti impegnati in pratiche finalizzate a generare conoscenza. A tale fine verranno introdotte le teorie fondamentali della branca della filosofia che studia tali pratiche, la gnoseologia (altrimenti detta filosofia della conoscenza, o più semplicemente epistemologia). Ci occuperemo in particolare della nozione di conoscenza e della nozione di giustificazione epistemica. Rispetto alla conoscenza, ci occuperemo della sua definizione tradizionale in termini di credenza vera giustificata, dei celebri contro-esempi elaborati da Gettier contro tale concezione, e delle principali teorie elaborate al fine di aggirare i problemi segnalati da Gettier. Rispetto alla giustificazione epistemica, ci occuperemo di due importanti dicotomie: rispetto alla natura di tale nozione, studieremo il dibattito tra esternalismo ed internalismo, e rispetto alla struttura di tale nozione, ci occuperemo del dibattito tra fondazionalismo e coerentismo. Infine, tratteremo del problema dello scetticismo, e in particolare del seguente problema: se l’intuizione corrispondentista, secondo la quale la verità è una relazione non-epistemica, motivi la preoccupazione scettica secondo la quale le nostre opinioni sul mondo, vere o false che siano, non siano mai realmente sostenute da buone ragioni e che pertanto non possano mai costituire conoscenza.

Bibliografia

La preparazione del corso sarà principalmente basata sulle dispense distribuite dal docente. In aggiunta è richiesta la lettura di G. Volpe, La verità, Carocci (capp. 2 e 3); T. Andina (a cura di), Filosofia contemporanea Carocci (cap. 2); D. Marconi, Per la verità. Relativismo e filosofia, Einaudi (cap. 1).


Elenco appelli e prove

Nessuna prova presente

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