Università degli Studi di Pavia
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La prima parte del corso si propone di descrivere lo sviluppo della filologia in quanto progressiva costituzione del metodo filologico attraverso alcune fasi storiche rilevanti: il periodo alessandrino (nascita della emendatio e dell’edizione critica); il periodo umanistico (ritrovamento dei codici, formazione del concetto di vulgata, emendatio ope codicum); infine, in età moderna, la progressiva costituzione del metodo della recensio fino alla formulazione da parte di Lachmann. Nella seconda parte del corso, più rivolta alla storia della tradizione classica, saranno letti alcuni testi significativi di Petrarca dai quali emerge la sua concezione dell’antichità, e dell’antichità romana in particolare.
a) scritture, libri, edizioni nel mondo antico, attraverso l’analisi di alcuni testi esemplificativi e di alcune testimonianze iconografiche
E’ richiesta la conoscenza di:
Storia della filologia e della tradizione classica: immagini e testi, a cura di C. Pisoni (disponibile sia in CD sia nella versione a stampa presso la Biblioteca di Filologia classica)
b) la “Scienza dell’antichità” da Wolf a Nietzsche
Testi e saggi saranno indicati e discussi durante le lezioni
L.D. Reynolds e N.G. Wilson, Copisti e filologi: capitoli I, II, III, IV, V (corrispondenti alle pp. 1-210 della II edizione, Antenore, Padova 1974)
L. Lehnus, Appunti di storia degli studi classici, CLUE, Milano 2002
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