La geografia dell’esistenza: dalla city alla parish nella letteratura inglese del ’900. Nel corso si intende prendere in considerazione da un lato l’affermarsi della metropoli, emblema della modernità, e la sua centralità nella letteratura modernista, e dall’altro il suo rovesciamento, con l’affermazione del ‘locale’ e del marginale. Selezione di testi dalla Norton Anthology, seventh edition, vol.2.

Bibliografia critica · M.Rabaté, “I testi nel tempo: il Modernismo”, in Storia della civiltà letteraria inglese, diretta da F.Marenco, Torino UTET, 1996, vol.III, p.3-23. · C.Baldick, “I testi nel tempo: il dopoguerra e la fine della letteratura ‘inglese’”, in Storia della civiltà letteraria inglese, diretta da F.Marenco, Torino UTET, 1996, vol.III, pp.399-420. · S.Manferlotti, “La narrativa del secondo novecento”, in Storia della civiltà letteraria inglese, diretta da F.Marenco, Torino UTET, 1996, vol.III, pp.617-643 · J.Lucas, “Modern Poetry”, in Enciclopedia of Literature and Criticism, M.Coyle, P.Garside, M.Kelsall, J.Peck eds., London, Routledge, 1991, pp.308-320. · J.Williams, “British Poetry Since 1945”, in Enciclopedia of Literature and Criticism, M.Coyle, P.Garside, M.Kelsall, J.Peck eds., London, Routledge, 1991, pp.321-335. Gli studenti dovranno inoltre leggere un romanzo a scelta nell’ambito di ciascun gruppo – a), b), c) – in qualsiasi edizione, per un totale di tre romanzi, di cui almeno uno in lingua originale. a) James Joyce, A Portrait of the Artist as a Young Man Virgina Woolf, Mrs Dalloway D.H.Lawrence, Women in Love oppure Lady Chatterley’s Lover b) Christopher Isherwood, Goodbye to Berlin Graham Greene, The Power and the Glory oppure The Third Man Evelyn Waugh, Brideshead Revisited c) Kingsley Amis, I Like It Here John Fowles, The French Lieutenant’s Woman Ian McEwan, The Child in Time