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Laboratorio di scrittura

Corsi di laurea:
Scienze filosofiche
Docenti:
Bosticco Guido
Anno accademico:
2008/2009
Codice corso:
53642
Crediti formativi:
5
Ambito:
M-FIL/01 FILOSOFIA TEORETICA
Decreto Ministeriale:
509/99
Ore di lezione:
30

Programma

Attraverso lezioni frontali, esercitazioni scritte e letture in classe ed esercitazioni assegnate da svolgere a casa, il corso toccherà i seguenti argomenti:

Definizioni di base - Tipi di testo e tipi di argomentazione - La costruzione del testo: le parti del discorso - Le fonti cartacee e le fonti on line - Struttura di un lavoro scritto - I generi di scrittura - Aspetti pragmatici della scrittura - Gli obiettivi della scrittura - Generazione delle idee e mappe mentali - La rilettura del testo.

Programma:

Consegnare uno scritto, scelto fra i due generi indicati di seguito, da recapitare al docente almeno otto giorni prima dell’esame.

L’esame verterà sulla discussione intorno agli scritti realizzati, nel corso e per l’esame, con riferimento alla bibliografia utilizzata per gli scritti stessi e sulla bibliografia obbligatoria per tutti. Gli argomenti trattati in classe saranno dati per assodati durante il colloquio di esame.

Gli studenti che non intendono frequentare il corso dovranno comunque presentare uno scritto, così come i frequentanti, ma possono mettersi in contatto con il docente in qualsiasi momento per ricevere informazioni sul programma d’esame (recapito e-mail del docente: guido.bosticco@unipv.it).

Bibliografia

Testi obbligatori:

- Perelman-Tytecha, Trattato dell’argomentazione. Torino, Einaudi, 2001. (Parte seconda: “La base dell’argomentazione”; pp. 69-194).

- Bosticco, Guido, Riempire i vuoti. Un manuale (soggettivo) di scrittura e comunicazione. Como, Ibis, 2007.

Per i non frequentanti, si aggiunge un testo a scelta tra i seguenti:

- Bachtin, Michail, L’autore e l’eroe. Torino, Einaudi, 1988.

- Barthes, Roland, La retorica antica. Milano, Bompiani, 1998.

- Bottiroli, Giovanni, Teoria dello stile. Scandicci, La Nuova Italia, 1997.

- Lavagetto, Mario, La cicatrice di Montaigne. Saggio sulla bugia in letteratura. Torino, Einaudi, 1992.

- Raimondi, Ezio, La retorica oggi. Bologna, Il Mulino, 2002.

Testi di riferimento per le lezioni:

- Aristotele, Retorica e poetica. Torino, Utet, 2006.

- Bellotto, Silvia, Metamorfosi del fantastico. Bologna, Pendragon, 2003.

- Barthes, Roland, Il piacere del testo. In: Variazioni sulla scrittura. Torino, Einaudi, 1999.

- Bruni, Francesco, Manuale di scrittura e comunicazione. Bologna, Zanichelli, 1997.

- Castellani, Francesca – Montecucco, Luisa, Normatività logica e ragionamento di senso comune. Bologna, Il Mulino, 1998.

- Cattani, Adelino, Forme dell’argomentare. Padova, Edizioni GB, 1990.

- Dell’Aversano, Carmen – Grilli, Alessandro, La scrittura argomentativa. Firenze. Le Monnier, 2005.

- Mortara Garavelli, Bice, Manuale di retorica. Milano, Bompiani, 2003.

- Perelman-Tytecha, Trattato dell’argomentazione. Torino, Einaudi, 2001

- Raimondi, Ezio, La retorica oggi. Bologna, Il Mulino, 2002.

- Santambrogio, Marco, Manuale di scrittura (non creativa). Bari, Laterza, 2006.

- Vignaux, Georges, L’argumentation. Du discours à la penseée. Paris, Hatier, 1999.

I generi per l’esercitazione scritta:

1) ARTICOLO DIVULGATIVO-SCIENTIFICO: (6-7000 battute spazi inclusi) a partire da un libro scelto tra i seguenti:

Platone, Il Fedone. Milano, Feltrinelli, 2001.

Bacone, Francesco, Nuova Atlantide. Bulzoni, 2001.

Locke, John, Lettera sulla tolleranza. Bari, Laterza, 2002.

Mill, John Stuart, Saggio sulla libertà. Milano, Il Saggiatore, 2002.

Heidegger, Martin, Che cos’è la metafisica? Milano, Adelphi, 2001.

Ayer, Alfred Jules, Linguaggio, verità e logica. Milano, Feltrinelli, 1987.

Benjamin, Walter, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica. Einaudi, 1991.

Black, Max, Modelli, archetipi e metafore. Pratiche Editore.

Chomsky, Noam, Linguaggio e problemi della conoscenza. Bologna, Il Mulino, 1998.

Wagner, Roy, L’invenzione della cultura. Mursia, 1992.

L’articolo divulgativo-scientifico, come è inteso nel nostro caso, è un genere di scritto rivolto ad un pubblico non specializzato, relativamente alla materia in questione. Lo scopo è quello di informare comunque, ma anche di incorporare alla esposizione un approfondimento dell’argomento.

Divulgativo non è sinonimo di sbrigativo: mantenere una correttezza scientifica e una proprietà linguistico-culturale, pur adottando un linguaggio relativamente semplice, è la difficoltà di questo genere di scrittura.

Nei contenuti, è richiesto uno sforzo di analisi e di estrapolazione dal testo di una serie di contenuti ritenuti interessanti, senza necessariamente sviscerare un determinato problema, ma piuttosto offrendo una panoramica sul quadro concettuale che, a partire dal libro, si può suggerire al lettore, evitando la superficialità. L’equilibrio tra queste componenti è affidato in larga misura allo stile di scrittura adottato: l’uditorio, si è detto, non è specializzato, dunque nulla va dato per scontato, ma è auspicabile una capacità di sintesi (attraverso formule brevi e chiare) di concetti o termini complessi o eccessivamente specialistici (che pure possono essere citati nella loro forma più rigorosa).

È auspicabile permettere al lettore di distinguere ciò che c’è effettivamente nel libro da ciò che è la riflessione su di esso, cioè la produzione originale del recensore, evidenziando il percorso teorico possibile a partire dal testo, ricordando sempre e comunque che il libro stesso è l’oggetto principale dal quale scaturisce il vostro scritto. In sostanza, come in ogni scritto, è fondamentale che vi sia un “punto di vista” dal quale esporre i concetti.

A partire dalla scaletta di lavoro, fondamentale più che mai in questo caso, si indicheranno i dati essenziali del libro (titolo, autore, etc.) e si analizzeranno i suoi aspetti di contenuto (che non significa farne necessariamente un riassunto) e il suo rapporto con i concetti che usa, gli aspetti stilistici, quelli estetici, eventualmente la sua contestualizzazione storico-culturale, etc.

Se possibile, cercare anche un “attacco” dello scritto che sia in qualche misura accattivante, sia dal punto di vista stilistico, sia da quello contenutistico.

2) TESINA, RELAZIONE (O ARTICOLO FILOSOFICO): (8-10000 battute spazi inclusi) su un problema teorico, nell’ambito di una delle tre aree tematiche di seguito indicate (Nota Bene: la bibliografia è indicativa e non vincolante). Libertà di scelta e di movimento anche sul titolo specifico (queste sono aree tematiche).

- Il linguaggio come metafora.

Black, Max, Modelli, archetipi, metafore. Parma, Pratiche Editrice, 1983.

Heidegger, Martin, In cammino verso il linguaggio. Milano, Mursia, 1973.

Bottiroli, Giovanni, Teoria dello stile. Scandicci, La Nuova Italia, 1997.

- Individuo, linguaggio, società

- Weber, Max, La scienza come professione. La politica come professione. Torino, Einaudi, 2004.

- Dostoevskij Fëdor, Memorie dal sottosuolo. Milano, Mondadori, 2003.

- Searle, John, Mente, linguaggio, società. La filosofia nel mondo reale. Milano, Raffaello Cortina, 2000.

- L’immagine come testo.

Barthes, Roland, La camera chiara. Torino, Einaudi.

Baudrillard, Jean, Il delitto perfetto. La tv ha ucciso la realtà? Milano, Cortina, 1996.

Merleau-Ponty, Maurice, Il dubbio di Cézanne. In: Senso e non senso. Il Saggiatore, Milano 1962.

Per questo genere di scritto, data l’ampiezza delle aree indicate, si richiede lo sviluppo di una sola argomentazione o la messa a fuoco di un singolo termine problematico nell’ambito scelto, di un singolo problema, di un punto di vista critico, etc.

Questo scritto è, diversamente dal precedente, indirizzato ad un pubblico altamente specializzato, a conoscenza di una terminologia di base scientifica e quindi vincolante dal punto di vista del rigore delle argomentazioni. E’ quanto di più simile, in un contesto sperimentale e quindi di brevità, ad una tesi o ad un saggio.

Non vi è alcun intento divulgativo, ma piuttosto l’obiettivo da perseguire è quello dell’approfondimento, pur chiaro e minimamente esaustivo, di un determinato tema, sia sotto il profilo scientifico sia sotto quello linguistico. Si richiede quindi, oltre ad un’accurata ricerca bibliografica, la capacità di utilizzare, tramite citazioni, tale bibliografia, selezionandola e coordinandola secondo le esigenze dettate dallo sviluppo dell’argomentazione condotta nello scritto.

Per questo genere di scritto è consigliata la tecnica del “collage” spiegata in classe e cioè: a partire da una serie di citazioni tratte dai libri letti (selezionate secondo un’idea portante da voi scelta e cioè il vostro “punto di vista”) si tenti di coordinarle e di legarle all’interno di un discorso consequenziale e lineare. Le citazioni virgolettate devono essere spunto e insieme supporto per il discorso condotto.

E’ fondamentale corredare lo scritto con l’indice e la bibliografia, indicati nei modi corretti, come per esempio sono stati segnalati durante il corso e come sono indicati sul testo di riferimento per l'esame.

Gli scritti per l’esame (sui quali si prega di indicare sempre il nome e il cognome) sono da consegnare almeno 8 giorni prima dell’appello ad uno dei seguenti recapiti:

- Presso la casella di posta dell’università (segreteria Dip. Filosofia, piano terra)

- Via e-mail (allegato in formato .doc, .rtf o .pdf) all’indirizzo: guido.bosticco@unipv.it


Elenco appelli e prove

Nessuna prova presente

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