Università degli Studi di Pavia
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Laureato in Lettere moderne (tesi in Storia medievale) nel 1985. Dottore di ricerca in Diplomatica nel 1989. Borsista al Deutsches Historisches Institut di Roma nel 1991. In servizio presso l'Università di Pavia (Facoltà di Lettere e Filosofia) come ricercatore dal 1994, come professore associato dal 2000.
Fondatore di Scrineum Rivista e direttore dal 2003 al 2015.
Componente del Collegio dei docenti dei dottorati di ricerca in 'Storia medievale' all'Università Statale di Milano, e poi all'Università di Firenze; poi in quello di 'Storia' dell'Università di Pavia.
Componente del Consiglio scientifico dell'Istituto Storico Italiano per il Medioevo.
Nel triennio 2001-2004 è stato Presidente del Consiglio Didattico di 'Beni culturali'; è stato poi coordinatore (dall'istituzione alla soppressione) del Corso di laurea magistrale in 'Scienze archivistiche, documentarie e biblioteconomiche.
Ha curato varie edizioni di fonti documentarie italiane dei secoli XI-XV, affiancate da indagini critiche su modalità e caratteristiche della produzione documentaria, specchio e riflesso di transizioni politiche e mutamenti istituzionali. Ha avviato una riflessione sui rapporti possibili tra diplomatica e informatica, con particolare riguardo al tema dell'edizione digitale, proponendo soluzioni e modelli di codifica testuale applicata alle fonti diplomatiche medievali.
Si è dedicato allo studio delle falsificazioni, intese come modalità di strategia politico-documentaria soprattutto nel delicato tornante XI-XIIsecolo.
Di recente si è concentrato sulle pratiche di documentazione nell'Italia carolingia, con particolare attenzione alla rappresentazione scritta della prassi giudiziaria e alle relazioni con i testi normativi.
1. Codice diplomatico della Lombardia medievale (secoli VIII-XII) - arenato per mancanza di finanziamenti
2. Pratiche e culture documentarie nell'Italia settentrionale in età carolingia
3. Pavia nella prima età comunale: culture, imposture, strategie documentarie.
Selezione delle opere di studio più significative
Il placito (e i due diplomi) del diacono Gariberto, in "Scrineum Rivista" 17/2 (2020), pp. 147-189. Qui
Carta canta e mette "l'Istoria a soquadro", in Il falso e la storia. Invenzioni, errori, imposture dal medioevo alla società digitale, a cura di Marina Gazzini, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Milano 2020, pp. 171-197. Qui
Diplomi per San Salvatore di Pavia, in Herrscherurkunden für Empfänger in Lotharingien, Oberitalien und Sachsen (9.–12. Jahrhundert). hgg. W. Huschner, T. Kölzer, M. U. Jaros, Eudora-Verlag, Leipzig 2020 (Italia Regia, 2), pp. 253-259.
In memoriam. Gian Giacomo (Mino) Fissore e Leopoldo (Dino) Puncuh, in "Scrineum Rivista" 16 (2019), pp. 6-8. Qui
Pratiche documentarie a Milano in età carolingia, in "Ianuensis non nascitur set fit". Studi per Dino Puncuh, Genova, Società Ligure di Storia Patria, 2019, vol. I, pp. 96-112. Da qui
Caritatis negocia e fabbriche di falsi. Strategie, imposture, dispute documentarie a Pavia fra XI e XII secolo, Roma, Istituto storico italiano per il Medio Evo, 2011 (Nuovi Studi Storici, 90).
I giudici palatini, le carte, le leggi. Pratiche documentarie e documentazione di placito sullo scorcio del secolo IX, in Almum Studium Papiense. Storia delle'Università di Pavia dal medioevo al XXI secolo, a cura di D. Mantovani. Volume I: dal Medioevo all'età Spagnola, a cura di E. Barbieri e D. Rando, Milano, Cisalpino, 2012, Tomo I, pp. 171-186.
Il testamento di Manigunda, in Medioevo dei poteri. Studi di storia per Giorgio Chittolini, a cura di N. Covini e A. Gamberini, F. Somaini, Roma, Viella, 2012, pp. 9-33.
Testi digitali: nuovi media e documenti medievali, in Les historiens et l'informatique: un métier à réinventer. Etudes réunies par Jaen-Philippe Genet et Andrea Zorzi. Roma, École Française de Rome, 2011, pp. 73-86 (con Antonella Ghignoli)
Notarii e cancellarii nei capitolari carolingi: una rilettura, in Le Alpi porta d'Europa. Scritture, uomini, idee da Giustiniano al Barbarossa. Atti del Convegno internazionale di studio dell'Associazione italiana dei Paleografi e Diplomatisti. Cividale del Friuli (5-7 ottobre 2006), a cura di L. Pani e C. Scalon, Spoleto, Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto medioevo (CISAM), 2009, pp. 141-172.
Appunti sui brevia di XI e XII secolo, in "Scrineum Rivista", 4 (2006-2007), pp. 107-152. Qui.
Edizione digitale di fonti diplomatiche: esperienze, modelli testuali, priorità, in "Reti Medievali - Rivista", VII, 2006, 2. Da qui
Sul tema del falso in diplomatica. Considerazioni generali e due dossier documentari a confronto, in Secoli XI e XII: l'invenzione della memoria, Atti del Seminario Internazionale. Montepulciano, 27-29 aprile 2006, a cura di S. Allegria e F. Cenni, Montepulciano 2006, pp. 9-50.
Il Codice diplomatico digitale della Lombardia medievale: note di lavoro, in «Comuni e memoria storica. Alle origini del comune di Genova», Atti del convegno di studi, Genova 24-26 settembre 2001, Genova 2003, pp. 23-49.
«Panorama» de l'utilisation de l'informatique par les diplomatistes italiens, in «Le Médiéviste et l'Ordinateur. Revue publiée par l'Institut de Recherche et d'Histoire des Textes», 42 (Printemps 2003), pp. 80-84.
Diplomatica e nuove tecnologie. La tradizione disciplinare fra innovazione e nemesi digitale, (relazione quadro della sessione dedicata a «La documentazione», presentata al workshop Medium-evo. Gli studi medievali e il mutamento digitale, Firenze, 21-22 giugno 2001), in «Scrineum», 1 (2003). Qui.
Sull'edizione digitale di fonti documentarie, in R. Greci (a cura di), «Medioevo in Rete tra ricerca e didattica», Bologna 2002, pp. 35-46.
"quod ad aures Lombardorum non veniat": osservazioni intorno al cosiddetto indulto di Niccolò V a Francesco Sforza, in Roberto Delle Donne e Andrea Zorzi (a cura di), «Le storie e la memoria. In onore di Arnold Esch», Firenze, Reti Medievali - Firenze University Press, 2002, pp. 53-67. Da qui.
Diplomatica (e diplomatisti) nell'arena digitale, in «Archivio Storico Italiano», CLVIII (2000), 584 (disp. II), pp. 349-379.
Codice Diplomatico digitale della Lombardia medievale (secoli VIII-XII), Progettazione e realizzazione a cura di Michele Ansani. Università di Pavia - Regione Lombardia, 2000. Qui
Camera Apostolica. Documenti relativi alle diocesi del Ducato di Milano (1458-1471). I "libri annatarum" di Pio II e Paolo II, Milano 1994 (Materiali di storia ecclesiastica lombarda. Secoli XIV-XVI).
"Curiales lombardi" nel secondo ‘400. Appunti su carriere e benefici, in S. Gensini (a cura di), «Roma capitale (1447-1527)»,, Pisa 1994 (Centro di studi sulla civiltà del tardo Medio Evo di San Miniato. Collana di Studi e Ricerche, 5), pp. 415-471.
Le carte del monastero di Santa Maria di Morimondo. I (1010-1170), Spoleto, Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, 1992 (Fontes. Fonti storico-giuridiche 3).
Da chiesa della comunità a chiesa del duca. Il "vescovato sfortiano", in Metamorfosi di un borgo. Vigevano in età visconteo-sforzesca, a cura di G. Chittolini, Milano 1992, pp. 117-144.
La provvista dei benefici. Strumenti e limiti dell'intervento ducale (1450-1466), in Gli Sforza, la Chiesa lombarda, la corte di Roma. Strutture e pratiche beneficiarie nel ducato di Milano (1450-1535), Napoli 1989 (Europa Mediterranea. Quaderni, 4), pp. 1-113.
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