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Presentazione LM in Filologia moderna

Pubblicato in: Avvisi dal Dipartimento, Beni culturali, Filosofia, Lettere, Lingue, Linguistica, Storia globale delle civiltà e dei territori

 Gentili studenti, gentili studentesse,

 
vi scriviamo in questa fase difficile, in cui il perdurare delle restrizioni sanitarie consente purtroppo solo incontri a distanza. In vista del prossimo open day telematico del 14 luglio vorremmo illustrarvi le linee essenziali della LM in Filologia moderna, di cui potete trovare il piano di studi rinnovato sul sito di Dipartimento (https://studiumanistici.unipv.it/?pagina=p&titolo=CdLM-Filologia-moderna-new).
 
A differenza della precedente LM in Filologia moderna, scienze della letteratura, del teatro e del cinema, col doppio curriculum in Filologia e discipline dello spettacolo (ora ad esaurimento), la LM che vi presentiamo ha un unico asse portante, interamente filologico-letterario.
La ristrutturazione del corso di studi mantiene le irrinunciabili discipline di base (ad es. Letteratura italiana generale, Contemporanea e del Rinascimento, Filologia romanza ecc.) ma si arricchisce soprattutto nella proposta degli insegnamenti a scelta: in tutto 18 cfu tra primo e secondo anno, da affiancare ai 12 a scelta libera del secondo anno. Preliminarmente, vorremmo precisare che nel procedere in questa direzione abbiamo evitato ventagli di alternative troppo ampi e difformi: su questo punto le posizioni in campo, lo sapete, sono diverse; per quanto ci riguarda non condividiamo il modello di una “laurea-meccano”, con un piano di studi concepito come una scatola di montaggio di discipline eterogenee da assemblare in un fai-da-te che rischierebbe di produrre un effetto quantomeno dispersivo (e non solo: pensate anche, sul piano pratico, ai requisiti ministeriali per accedere ai concorsi per insegnanti, vincolanti e incompatibili con percorsi di laurea all’insegna del «di tutto un po’»). Nel nostro caso l’allargamento mirato dell’offerta introduce una differenziazione dei percorsi in due ambiti che potremmo chiamare, in sintesi, ‘antico’ e ‘moderno’ («Antico e moderno», dalla lezione di Lanfranco Caretti in poi, è un binomio che ha caratterizzato la scuola pavese). Più nel dettaglio, già dal primo anno le discipline caratterizzanti, obbligatorie per tutti, attraversano il Medioevo (Filologia romanza), il Rinascimento (Generi e modelli della letteratura rinascimentale), la contemporaneità (Letteratura italiana contemporanea), e sono affiancate da altri insegnamenti cronologicamente più trasversali (Storia della lingua italiana, Letteratura italiana, Metrica e stilistica; e nel secondo anno Storia dell’italiano letterario, un nuovo ingresso perché non presente nella passata ‘edizione’ della nostra LM). A partire da questo terreno comune lo studente, assecondando i propri interessi, potrà scegliere tra diversi insegnamenti opzionali, che spaziano dal Medioevo (Filologia medievale e umanistica e, al secondo anno, Letteratura provenzale), al contemporaneo più o meno prossimo, con le sue aperture comparatistiche (la Letteratura comparata, il pendant moderno e contemporaneo della comparatistica medievale, di pertinenza della Filologia romanza) e contaminazioni di codici (Letteratura e arte visuale, che avvicina gli studenti al filone di ricerca dei visual studies; Pratiche di lettura dalla carta al digitale, che affronta in prospettiva storica i rapporti tra scrittura e nuovi media; L’italiano per la scena e per lo schermo, ovvero la parola agìta nel contesto teatrale e cinematografico).
 
Per completare il discorso segnaliamo altri aspetti meritevoli di attenzione: 1) la Filologia italiana nel riassetto generale del corso di studi acquista un peso maggiore, passando da 6 a 12 cfu. Un intervento, questo, che consentirà, in un contenitore più ‘capiente’, una didattica ancora più articolata e flessibile, anche di taglio seminariale (come già nella Filologia romanza), con lavori di gruppo su temi di filologia d’autore che si potranno giovare, per le carte di scrittori contemporanei, del patrimonio del Centro Manoscritti; 2) il valore dei tirocini (4 cfu nel II anno), da intendere come occasione di messa a profitto delle competenze culturali acquisite. In continuità con la precedente LM gli studenti potranno rivolgersi, in sintonia col proprio percorso e il lavoro di tesi, a prestigiose istituzioni, prevalentemente archivi (non solo letterari), contemporanei e non, pavesi (Centro Manoscritti, Archivio storico) e milanesi (ad es. Fondazione Feltrinelli, Fondazione BEIC, Fondazione Mondadori). Su proposta degli studenti, inoltre, potranno essere attivate ulteriori convenzioni; 3) la frequenza delle lezioni come sapete non è obbligatoria ma è pur sempre la condizione ottimale dell’apprendimento, a maggior ragione in un corso progredito. In questi mesi le lezioni ‘da remoto’ sono state una soluzione obbligata per non far tacere la didattica e ci sembra abbiano avuto un riscontro positivo da parte degli studenti, ma vanno considerate una risposta temporanea, dettata dallo stato di necessità. Le lezioni in presenza non solo costituiscono un fattore distintivo dell’Università pubblica, ma sono anche particolarmente importanti e irrinunciabili nell’Università di Pavia e nello specifico del nostro percorso di studi, per le caratteristiche delle nostre discipline e per l’ottimo rapporto numerico docenti-studenti che favorisce una costante e proficua interlocuzione. Perciò nell’inaugurare la nostra LM nel prossimo anno accademico abbiamo deciso di concentrare il grosso degli insegnamenti nel secondo semestre, sperando in un ripristino della normalità che ci restituisca, entro febbraio 2021, il vantaggio e il piacere di ritrovarci in aula; una volta rientrata l’emergenza si potrà senz’altro ragionare su una equilibrata distribuzione della didattica nei semestri. 
 
Siamo naturalmente a disposizione per qualsiasi dubbio o confronto e vi aspettiamo innanzitutto al prossimo open day del 14 luglio.
 
Grazie per l’attenzione e a presto,
 
Il Gruppo di lavoro della LM in Filologia Moderna
 
Mauro Bignamini (mauro.bignamini@unipv.it)
Gianfranca Lavezzi (gianfranca.lavezzi@unipv.it)
Alberto Conte (alberto.conte@unipv.it)
 
 
 
 
 

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