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Giovanna Bagnasco

 

 
Laurea (vecchio ordinamento) in Filosofia presso l’Università di Pavia (settembre 1991) 110/110 e Lode.
(Relatore: Franco Alessio. Correlatrice: Silvana Vecchio. Controrelatrice: Silvana Borutti).
 
Titolo della tesi: La traduzione come problema teorico da San Gerolamo a Leonardo Bruni.
Titolo della Tesi: Il Centheologicon di Heymericus De Campo(1395-1460). Edizione e Commento.
Contenuto della Tesi: a partire da alcuni articoli di Ruedi Imbach (Prof. ordinario di Filosofia medievale a Paris IV), che ha testualmente individuato riferimenti alle opere di Cusano nel Centheologicon di Heymericus de Campo (1395-1460), autore poco noto e maestro di Cusano alla Facoltà di Teologia a Colonia, ho pensato di poter compiere uno studio più completo e sistematico di quest’opera, il Centheologicon, quasi completamente inedita (lo sono solo tre o quattro capitoli su cento), sulla base del manoscritto (finora unico) conservato alla Bibliothèque Royale de Bruxelles (ms. 11517-11 ). Muovendo dalle ricerche precedenti, si tratterebbe quindi di rendere disponibile una prima edizione integrale dell’opera per permettere il reperimento della maggior parte delle fonti e per verificare l’idea - avanzata tra gli altri da Haubst e Colomer (studiosi dell’autore e interessati all’individuazione delle fonti lulliane presenti in altre sue opere) - di Eimerico quale  intermediario fra Lullo e Cusano. Si tratterebbe tuttavia anche di considerare eventuali reciproci debiti: Cusano apprenderebbe le dottrine lulliane dal suo maestro, e Eimerico farebbe proprie quelle dell’allievo; il tutto attraverso Lullo. Il Centheologicon parrebbe confermare questo secondo punto.
Il progetto si articola schematicamente nelle seguenti fasi:
a) trascrizione integrale del  ms. 15715-11, folia 1 va- 74 vb (finora sono stati pubblicati l’indice e due capitoli con introduzione e note da R. Imbach);
b) ricerca delle fonti esplicite e implicite;
c) contestualizzazione dell’opera all’interno di altri quattro scritti dello stesso autore recentemente pubblicati (Heymericus de Campo, Opera selecta, Paris 2001), tenendo presente la data di composizione (1453) già fissata da Z. Kaluza;
d) definizione della tipologia del testo (e il pubblico);
f) ricostruire l’ambiente culturale (storico-dottrinale) universitario tra XIV e XV secolo.
e) commento dell’opera, almeno relativamente ad alcuni punti, che potrebbero essere i seguenti:
1) l’idea sottesa al testo (Cent- theo –logicon) di un progetto unificatore da un punto di vista storico-teoretico: riunire la tradizione della riflessione filosofica intorno alla conoscenza di dio, mostrando l’unità della struttura riassunta nel titolo.
2) l’idea di far emergere, anche attraverso la struttura che compone divisioni della conoscenza umana di dio, la matrice neoplatonica dell’autore, proprio sulla base dei suoi legami con Cusano e Lullo.
E’ forse possibile sintetizzare i tre livelli del Centheologicon in questo modo: 1) pensiero (filosofia); 2) struttura (forma neoplatonica del testo); 3) ruolo storico.

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