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Federica Caldera

nata a Vercelli il 03/02/1980
e-mail: federica.caldera@alice.it
Indirizzo: Via Don Caffaro n. 15, 13040 Alice Castello (VC)
Occupazione attuale: insegnante di Filosofia e Storia nella Scuola secondaria di secondo grado
 
Laurea in Filosofia, conseguita presso l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" di Vercelli (10 Marzo 2004). Votazione: 110/110, lode e dignità di stampa.
Titolo Tesi: "Alle origini dell'antitomismo francescano: il Commento alle Sentenze di Guglielmo De la Mare" (Relatore: Prof. Luca Bianchi; Correlatore: Prof. Paolo Accattino).
 
Dottorato di ricerca in Filosofia, conseguito presso l'Università degli Studi di Pavia (31.01.2008). Regolare attività di frequenza con Borsa di studio alle attività del Dottorato di ricerca XX ciclo.
Titolo Tesi: "Origine e compimento del sapere umnano: vero e bene in Riccardo di Mediavilla" (Tutor: Prof. Chiara Crisciani; Co-tutor: Prof. Luca Bianchi).
 
Assegnista di ricerca presso l'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" di Vercelli (decorrenza biennale: 2008-2010).
 
Abilitazione all'insegnamento presso la Scuola Secondaria superiore di secondo grado (classe di concorso A037: Filosofia e Storia), conseguita presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in data 20.05.2009 (punteggio di abilitazione: 80/80), in seguito alla frequenza del Biennio S.S.I.S. IX ciclo.
 
 
Riassunto Tesi di Dottorato: Come in molti teologi francescani, anche in Riccardo di Mediavilla (baccelliere e poi maestro reggente sulla cattedra francescana di Teologia dell'Università di Parigi negli anni compresi tra 1278 e 1285), la riflessione sulle condizioni, i limiti e le finalità della conoscenza umana appare cruciale. Le pagine del Doctor Solidus documentano una forte tensione, in ultima analisi irrisolta, tra la trattazione gnoseologica e l'indagine etica della teoria dell'illuminazione intellettuale. La Tesi evidenzia come Riccardo di Mediavilla prenda le distanze dalla lezione agostiniano-bonaventuriana e come, rifiutando la dottrina della illustratio Dei, egli tenti di superare la dualità fra assolutezza della conoscenza divina e relatività del sapere umano, sostenendo l'autonomia di quest'ultimo. Occupandosi della contemplazione del vero come realizzazione del fine esistenziale dell'uomo, il maestro francescano opta per una descrizione quasi mistica della beatitudine che attende gli eletti e afferma, secondo la tradizione, l'imprescindibilità dell'intervento salvifico della luce divina. Il principale protagonista di questa scoperta del vero e del bene - rispettivamente origine e compimento del sapere - è ovviamente l'uomo. La Tesi, centrata sull'esame di importanti questioni antropologiche e delle loro implicazioni metafisiche e gnoseologiche, si propone di dimostrare come, secondo Riccardo di Mediavilla, nel processo conoscitivo umano sia in gioco un duplice dinamismo: dell'intelligenza, avida di superare l'apparenza delle cose per coglierne la verità ontologica, e della volontà che trova nel vero e nel bene un compito cui adempiere. Si attua quindi una promotio amoris che conduce l'uomo alla conquista del bene. Come la vita contemplativa conduce il soggetto pensante a quella attiva, così all'amore-dono consegue la felicità in dono.

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